Adresse à la déco chaleureuse où apprécier une cuisine créative, des vins au choix et des desserts inventifs
Une atmosphère chaleureuse, intimiste et confortable vous accueille dès le premier pas. Le fils du chef de l'Auberge Saint-Laurent, située à deux pas d'ici, a repris et métamorphosé l'ancien café du village. Dans ce cadre décontracté, laissez vous séduire par une cuisine créative et savoureuse. Les habitués se régalent de l'entrecôte bordelaise avec son échalote confite, de son gratin et de son os à moelle. Quant aux desserts, la carte regorge d'inventivité. Pour accompagner votre repas, faites votre choix parmi 14 bouteilles de vin, toutes disponibles au verre.
Le saviez-vous ? Cet avis a été rédigé par nos auteurs professionnels.
Avis des membres sur À CÔTÉ WINSTUB
Les notes et les avis ci-dessous reflètent les opinions subjectives des membres et non l'avis du Petit Futé.


Rapport qualité prix imbattable
Belle carte de produits locaux et de saison


Il nostro viaggio culinario è iniziato con un assortimento di antipasti, tra cui spiccavano le lumache. Devo ammettere che si sono rivelate una piacevole sorpresa: ben eseguite, saporite, anche se di dimensioni modeste rispetto ai generosi esemplari che ho avuto modo di gustare, per esempio, nei bistrot parigini. La trota, proposta con garbo, si è distinta per la sua delicatezza, accarezzando il palato con una texture morbida e un gusto equilibrato. Meno convincenti, invece, i pesciolini fritti: la frittura, pur corretta, non è riuscita a esaltarne il sapore, lasciandomi un po’ tiepido.
Per la portata principale abbiamo scelto un’entrecôte cotta a media cottura, accompagnata da salse ben calibrate e da una terrina di patate dal sapore ricco e avvolgente. La carne, tuttavia, non ha pienamente soddisfatto le mie aspettative: il taglio, per quanto succoso, presentava una nota di grasso eccessiva per i miei gusti, che prediligono profili più magri e definiti.
A chiudere la cena, un’isola flottante che si è rivelata un esercizio di stile più che di sostanza: bella da vedere, con la sua meringa eterea e la crema vellutata, ma meno incisiva al palato di quanto il suo aspetto promettesse. Nel complesso, l’esperienza è stata comunque positiva, con momenti di autentico piacere gastronomico.
Sul fronte enologico, ci è stato proposto un Pinot Noir locale, un suggerimento azzeccato: il vino si è presentato con una piacevole rotondità e un bouquet intrigante, anche se alcuni dei miei compagni di tavolo lo hanno trovato un po’ troppo morbido, desiderando forse una struttura più decisa. In definitiva, un indirizzo che merita una visita per chi cerca un assaggio genuino della cucina del posto, con qualche piccola riserva che non offusca il fascino complessivo.
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